La tradizione della doma

Le Dome o come le chiamano laggiù le Chinetiadas, sono i momenti nei quali lo spirito tradizionale dell’anima argentina manifesta la sua essenza. Piccolissime fiere di paese oppure enormi raduni a livello nazionale, le dome sono l’espressione più manifesta del machismo gaucho attraverso la manifestazione di orgoglio e di virilità dove quel che conta non è certo il premio in denaro che il vincitore ottiene, bensì il rispetto e l’affermazione della propria abilità nello stare in sella al cavallo completamente sdomo e pungolato da lunghissimi speroni appuntiti e dai colpi di revenche: il tipico frustino lungo circa 50 cm rivestito di cuoio dal quale sporge un ulteriore pezzo di cuoio che percuote il cavallo. Esistono diverse tipologie di competizione: con basto, con l’ensimera e a pelo. Lo scopo finale è sempre quello di rimanere in sella per un massimo di 10 secondi sul cavallo sdomo, creando con il corpo delle figure che danno punteggio a seconda dell’eleganza e della correttezza dei movimenti. Le figure consistono nel far volteggiare in aria il revenche prima di colpire alternativamente la groppa ed il collo del cavallo e nello spingere le gambe più in alto possibile mentre il cavallo impenna. Al termine dei 10 secondi, il suono di una campana fa intervenire due gauchos che in sella a splendidi cavalli affiancano ai lati il cavallo “in doma”, sollevano il cavaliere prendendolo da sotto le spalle e lo depongono a terra facendo sfilare il cavallo in avanti.